La cucina Italiana è stata candidata per essere inserita nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco, tale candidatura è stata proposta dal Governo Italiano, su iniziativa dei ministri dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano, una candidatura storica rispetto alle proposte fatte fino ad oggi di singoli alimenti o piatti tipici come la pizza o il caffè.

Secondo il Ministro grazie a questa candidatura si promuove l’idea di qualità di vita e del vivere italiano che è composto anche di eccellenze alimentari, il Ministro Lollobrigida ha anche evidenziato come parlando di cucina italiana si coinvolga tutta la filiera dal produttore all’allevatore al trasformatore.

 
La cucina italiana rappresenta un vero e proprio mosaico di tradizioni che riflette la diversità bio culturale del Paese e si basa sul comune denominatore di concepire il momento della preparazione e del consumo dei pasti come un’occasione di condivisione e al tempo stesso di confronto.


Nella candidatura a Patrimonio Immateriale dell’Unesco, la cucina italiana viene definita come una serie di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti sapori locali che la identificano e la connotano senza alcuna gerarchia.

Questo riconoscimento non solo celebra la straordinaria varietà e qualità della gastronomia italiana, ma sottolinea anche il ruolo cruciale che essa svolge nel raccontare la storia e l’identità del Paese. 

La cucina italiana

La cucina italiana è un vero e proprio specchio della storia del Paese, in quanto ogni piatto racconta una storia fatta di incontri, scambi e conquiste; ad esempio, l’uso della pasta, uno degli elementi più iconici della cucina italiana, è il risultato della commistione di tradizioni romane, arabe e orientali,  la pasta, infatti, si diffuse in Italia grazie ai contatti commerciali con il Medio Oriente e l’Asia nel corso del Medioevo.

La pizza, simbolo della cucina napoletana, è un altro esempio di come la gastronomia italiana rifletta la storia del Paese: le sue origini risalgono all’antica Roma, quando i soldati consumavano una sorta di focaccia con olio d’oliva e spezie;  nel corso dei secoli, la pizza si è evoluta, assumendo le forme e i sapori che conosciamo oggi, grazie all’apporto di ingredienti provenienti dalle Americhe, come il pomodoro e il peperoncino.

La cucina italiana

Una delle caratteristiche più importanti della cucina italiana è il suo stretto legame con il territorio; infatti, gli ingredienti utilizzati nei piatti tipici sono spesso coltivati o prodotti localmente, seguendo antiche tradizioni agricole e artigianali, questo consente di preservare la biodiversità, proteggere le colture autoctone e sostenere le economie locali.

La candidatura della cucina italiana alla Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco è un’importante occasione per celebrare e promuovere la straordinaria ricchezza gastronomica del Paese; se la candidatura dovesse avere successo, la cucina italiana si unirebbe ad altre tradizioni culinarie già riconosciute come patrimonio immateriale dell’umanità, come la dieta mediterranea e la cucina francese.

La cucina italiana

Questa candidatura non solo mette in luce la varietà e l’eccellenza della gastronomia italiana, ma contribuisce anche a sensibilizzare sul valore della salvaguardia delle tradizioni culinarie locali e sull’importanza di mantenere vivi i saperi e le pratiche legate al cibo, inoltre, potrebbe incoraggiare il turismo enogastronomico, promuovendo un turismo sostenibile e responsabile che valorizzi le peculiarità di ogni territorio.

La cucina italiana è senza ombra di dubbio un patrimonio culturale di inestimabile valore, che merita di essere riconosciuto e tutelato a livello internazionale,  inoltre attraverso la promozione e la salvaguardia di questa eredità, possiamo garantire che le future generazioni possano continuare a scoprire e apprezzare i sapori, i profumi e le storie che rendono la cucina italiana un patrimonio unico e irripetibile.

Gli scopi sociale principi dell’Associazione Italiana Food Influencer sono diretti alla promozione della cucina italiana, vero patrimonio culturale ed storico del nostro paese, e della biodiversità delle nostre materie prime, e questa notizia ci spinge ad impegnarci ogni giorno di più e con maggiore entusiasmo  nella nostra mission.

Nessuna risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Associati ad AIFI
QR Code