Da qualche mese a questa parte il granchio blu è diventato protagonista sia nella cronaca, che sulle nostre tavole; ma che cos’è questo granchio blu e per che se ne parla tanto? Scopriamolo insieme.
Il granchio blu, il cui nome scientifico è Callinectes sapidus, è un crostaceo originario dell’Atlantico nord. Negli ultimi anni, ha invaso il mar Mediterraneo, causando problemi all’ecosistema e all’economia, in Italia, il granchio blu è stato avvistato per la prima volta nel 2010 nella laguna di Venezia, da allora, la sua diffusione è stata rapida e ha raggiunto ormai tutte le regioni costiere.
Il granchio blu è un predatore onnivoro e molto vorace: s i nutre di pesci, molluschi, crostacei e anche di piccoli uccelli e la sua presenza sta causando danni agli allevamenti di molluschi, come cozze e vongole, e ai banchi di pesce.
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Inoltre, il granchio blu è un problema per i pescatori: le sue chele sono molto forti e possono tagliare le reti da pesca. Questo causa danni alle attrezzature e può far perdere ai pescatori ingenti quantità di pesce.
Per contrastare la diffusione del granchio blu, le autorità italiane hanno adottato una serie di misure, tra cui:
- La pesca regolamentata, con limiti di cattura e dimensioni minime.
- La ricerca di metodi di controllo biologici, come l’introduzione di predatori naturali.
- La sensibilizzazione del pubblico, per aumentare il consumo di granchio blu.
Tuttavia, queste misure non sono ancora sufficienti a fermare la diffusione del granchio blu. Questo è un problema complesso che richiede un approccio integrato, che coinvolga le autorità, i pescatori e la società civile.
Per frenare l’emergenza granchio blu il Ministero dell’agricoltura ha accolto la proposta dell’Alleanza Cooperative Pesca e Acquacoltura, autorizzando la pesca straordinaria ed intensiva del granchio blu, sensibilizzando al contempo il consumo di questo crostaceo.
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Il granchio blu, tra le sue proprietà, ha una presenza forte di vitamina B12, estremamente preziosa per l’organismo umano, ha un sapore deciso e un aroma intenso, è quindi un ingrediente versatile che può essere utilizzato in vari piatti e ultimo – non per importanza ha un prezzo davvero conveniente.
Noi vogliamo intanto darvi qualche consiglio per pulire al meglio un granchio blu; ecco i passaggi:
- Lavate accuratamente il granchio sotto l’acqua corrente.
- Rimuovete le chele e le zampe.
- Usando un coltello affilato, tagliate il carapace del granchio a metà, lungo la linea mediana.
- Rimuovete il corallo, che è l’organo riproduttivo del granchio.
- Rimuovete le branchie, che sono le strutture branchiali del granchio.
- Usando un cucchiaino, raschiate la polpa dalle cavità del carapace.
- Separate la polpa dalle chele e dalle zampe.
- Eliminate eventuali resti di gusci o impurità.
Ecco alcuni suggerimenti per pulire un granchio blu:
- È meglio pulire il granchio subito dopo averlo acquistato, in modo che la polpa sia fresca e saporita.
- Se il granchio è grande, potete dividerlo in due o tre parti per facilitarne la pulizia.
- Se avete difficoltà a rimuovere il corallo, potete usare un cucchiaino o un coltello affilato.
- Le branchie sono un po’ amare, quindi è meglio rimuoverle prima di cucinare il granchio.
- La polpa delle chele e delle zampe è molto gustosa, quindi non dimenticate di raccoglierla.
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Una volta pulito il granchio, potete cucinarlo come preferiti , è ottimo al vapore, bollito, al forno o grigliato.
Via abbiamo incuriosito? Allora scatenate la vostra fantasia e suggeriteci qualche ricetta!!!!
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